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Codice Diplomatico Longobardo I, ed. von L. Schiaparelli (1929)

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  • Nr. 1

    Carta per la chiesa di Cremona.

    Date: 620
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 2

    Il duca Wolphrit di Cremona aggiudica all’arciprete Ubaldo una pezza di terra che gli era stata ingiustamente tolta dal milite Wolpolph.

    Date: 624 06
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 3

    Il duca di Cremona Alarchit vende a Walpert arciprete e custode di S. Maria di Cremona una casa colle dipendenze, per il prezzo di quattro soldi d’oro.

    Date: 640 05 01
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 4

    Convenzione tra Mauro vescovo di Siena e Servando vescovo di Arezzo circa il possesso di alcune pievi ed oratori del territorio senese.

    Date: c. 650
    Issued At: [Siena]

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  • Nr. 5

    Cataldo, figlio del duca Liutprando, arcidiacono di S. Maria di Cremona dà in enfiteusi per dieci anni a Reginaldo monetario una casa coll’orto situata in Cremona, nel borgo di S. Siro, per il canone annuo di cinque soldi.

    Date: 650 07 06
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 6

    Il prete Grazioso dona alla chiesa di S. Maria di Cremona una pezza di terra in Zibello e tutte le sue sostanze nel luogo Ardola, accio si provveda particolarmente per la luminaria; e vuole che ogni anno, nel natale di san Sisinio, il vescovo e il capitolo facciano un buon pranzo nel refettorio comune.

    Date: 666 06 11
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 7

    Il vescovo Felice di Lucca fa varie promesse a Babbino abate del monastero di S. Frediano di Lucca. I monaci dovranno risiedere nel monastero, e nulla verrà sottratto di quanto Faulo concesse al medesimo; eleggeranno l’abate; quanto verrà offerto al monastero sarà in potestà dell’abate & c.

    Date: 685 01 20
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 8

    Il duca di Cremona Eriprando ordina che alla sua morte il figlio Viriprando debba pagare alla canonica di S. Maria Maggiore in Cremona dieci libbre di argento, e cinque soldi d’oro alla basilica di S. Michele in Borgo, per il mantenimento di dette chiese.

    Date: 685 05 18
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 9

    Cataldo primicerio e custode di S. Maria di Cremona ed i suoi fratelli Adoaldo e Sichemondo, del fu Liutprando, avendo eretto presso le mura della città un oratorio intitolato ai santi Eusebio e Sirino, e volendo aggiungervi una diaconia per gli infermi e i pellegrini, donano ad esso una terra nel luogo medesimo dell’oratorio, un’altra nel luogo “de Pipia” coll’ oratorio di S. Maria in Campograndi, ed una terza nella braida Bottario. Alla morte di Cataldo l’oratorio passerà al Capitolo.

    Date: 686 09 08
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 10

    Il Capitolo di S. Maria di Cremona vende al milite Wilipando del fu Eriberto milite una pezza di terra presso il senodochio dei Ss. Eusebio e Sirino per trenta libbre di denari d’argento.

    Date: 689 06 11
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 11

    Il diacono Rachis, figlio del defunto duca di Cremona Alachi, stabilisce che alla sua morte debbano passare ai canonici di S. Maria di Cremona l’oratorio di S. Giovanni Battista, la corte che possiede presso il medesimo, nonché tutte le sue sostanze nel territorio di Bergamo, in Cassano d’ Adda e nel luogo Valera dell’Aucia.

    Date: 693 06 24
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 12

    Giovanni eletto vescovo di Pistoia chiede a Balsari vescovo di Lucca di entrare in possesso della sede vescovile, lasciando a Balsari la facoltà di ordinare i preti e i diaconi e promettendo di non esercitare giurisdizione sulle chiese di Nievole e di Celle.

    Date: 700 05 21
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 13

    In pubblico giudizio, tenuto a Cremona, il duca Magnifredo ordina che sia restituita all’arcidiacono Rotario di S. Maria di Cremona una pezza di terra nel luogo Laverno, da lui acquistata mediante carta, e ingiustamente occupata da Guarizo.

    Date: 707 04 22
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 14

    Tre servi di Cristo, Alfredo, Avuarde e Garo, fanno una donazione al monastero dei Ss. Pietro, Paolo e Teonisto di Treviso. Alfredo dona tre massari del vico Pignano e la sua parte dei molini nel luogo Torre; Avuarde e Garo donano i loro massari in Montagna, a Mestre e altrove colle pertinenze, inoltre la loro prozione dei molini in Torre. Si riservano alcuni possessi e diritti e dichiarano che alla loro morte i monaci avranno autorità di eleggere l’abate.

    Date: 710 (–08)
    Issued At: Treviso

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  • Nr. 15

    Il prete Orso figlio del duca Magnifredo di Cremona dona al Capitolo di Cremona tutti i beni avuti in eredità dalla madre Matilde figlia del fu Dagilberto duca di Piacenza, situati in territorio Piacentino, ad eccezione dei campi di Frascaneto, già donati ad monastero di Tolla; offre pure l’isola di Gussola nel Cremonese, avuta dal padre, e quanto possederà alla sua morte.

    Date: 712 08 10
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 16

    Fortunato e il figlio suo Bonualdo prete, avendo, con licenza del vescovo Talesperiano di Lucca e col consenso del duca Vualperto, fondato una chiesa e monastero in onore di san Pietro apostolo nel vico detto Cassiana, presso Vaccoli, offrono alla medesima i loro averi; dispongono inoltre circa l’elezione dell’abate.

    Date: 713 (01 09) – 714 (giugno, metà c. 06)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 17

    Ambrogio maggiordomo del re Liutprando, in giudizio tenuto ad Arezzo circa la controversia tra i vescovadi di Arezzo e di Siena per chiese e monasteri del territorio Senese, alla presenza di Luperziano vescovo di Arezzo e di Adeodato vescovo di Siena, sentite le loro deposizioni, conferma questi possessi al vescovo di Arezzo.

    Date: 714 08
    Issued At: Siena

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  • Nr. 18

    Senatore figlio del fu Albino e la moglie Teodelinda dotano coi loro possessi il monastero, detto poi del Senatore, nel quale è monaca la figlia Sinelinda, da essi istituito nella loro casa in Pavia; il monastero sarà sotto la dipendenza della santa Sede e sotto la defensio del re; ne regolano l’elezione della badessa e la disciplina; pongono inoltre sotto la sua protezione l’oratorio di S. Pietro alla Staffora (presso Voghera) e la chiesa di S. Gregorio (Pavia).

    Date: 714 11 27
    Issued At: Pavia

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  • Nr. 19

    Gunteram notaio regio, per ordine del re Liutprando, fa una inquisizione, interrogando specialmente vari ecclesiastici, circa la vertenza tra i vescovadi di Siena e di Arezzo per il possesso di chiese e monasteri nel territorio Senese.

    Date: 715 06 20
    Issued At: Siena

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  • Nr. 20

    I vescovi Teobaldo di Fiesole, Massimo di Pisa, Specioso di Firenze e Talesperiano di Lucca, insieme col notaio Gunteram messo del re Liutprando, giudicano, nella questione vertente tra i vescovi di Siena e di Arezzo circa il possesso di chiese e monasteri nel territorio Senese, in favore della Chiesa di Arezzo.

    Date: 715 07 05
    Issued At: S. Genesio in Vallari (presso S. Miniato)

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  • Nr. 21

    Ultiano notaio e messo regio, il vescovo Specioso di Firenze, il duca Vualperto di Lucca, il gastaldo Alais ed altri giudicano, in pubblico placito, che le chiese di S. Andrea col battistero e di S. Gerusalemme nel territorio Pistoiese appartengono alla diocesi di Lucca.

    Date: 716 02
    Issued At: S. Pietro in Neure (Pieve a Nievole)

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  • Nr. 22

    Il vescovo di Lucca Talesperiano concede all’accolito Maurino la basilica di S. Prospero martire in Antraccoli, che già aveva concessa al di lui defunto genitore Maurino. Conferma del vescovo Vualprando (737–754).

    Date: 718 02
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 23

    Sundualdo vende a Filicausi la metà della sua casa in Pisa, per nove soldi d’oro.

    Date: 720 01 29
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 24

    Teutpaldo col fratello, Dommulo, Leonace col fratello, Aunualdo, Vuilifredo, Maurino, Teudorace, Nandulo, Geminiano chierico e Gudiscalco largamente dotano la chiesa di S. Silvestro, da essi fondata presso l’antica porta di S. Pietro in Lucca, e le donano in primo luogo un senodochio e un bagno; dispongono per la nomina dell’abate custode. Aggiunge una donazione alla medesima chiesa, Vualtari.

    Date: (720? –03)
    Issued At: (Lucca)

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  • Nr. 25

    Geminiano dona alla chiesa di S. Silvestro di Lucca vari moggi di terra ed alcuni utensili.

    Date: (720? –03)
    Issued At: (Lucca)

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  • Nr. 26

    Aufrido vende ad Anunaldo, a Teupaldo, a Leonace, a Petronace, a Teuperto, a Dommulo, a Vuilifredo, a Nandolo, a Geminiano chierico e a Teuderace un suo orto situato avanti la chiesa di S. Silvestro in Lucca, per cinquanta soldi d’oro.

    Date: 720 03
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 27

    Aunefrido chierico promette di servire la chiesa dei Ss. Lorenzo e Valentino a Vaccoli con tutti i suoi averi, e ricorda in particolare una casa sull’Arno in Mugnano; si riserva l’usufrutto, il quale alla sua morte passerà a Rotperga e a Perticunda monache e alle sorelle o nepoti che entreranno nel monastero.

    Date: 720 (?) 03
    Issued At: S. Lorenzo a Vaccoli (Lucca)

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  • Nr. 28

    Pertualdo, di ritorno da un pellegrinaggio a Roma, offre alla chiesa e al monastero di S. Michele Arcangelo presso le mura di Lucca, da lui fondato, diversi possessi presso la città e altrove, tra questi la terra in Arena avuta per concessione regia, colle decime che gli spettano sui prodotti e sugli animali; i monaci dovranno soccorrere le vedove, gli orfani e i poveri, ospitare i pellegrini, eleggere l’abate.

    Date: 720 (09–12)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 29

    Anstruda riceve da Sigirado e Arochis fratelli tre soldi d’oro, prezzo del suo mundio, per avere sposato un loro servo; essa permarrà sotto il loro mundio.

    Date: 721 05 12
    Issued At: Piacenza

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  • Nr. 30

    Orso dona alla chiesa di S. Maria, da lui edificata presso le mura case, tra cui una pervenutagli in dono dal re Ariperto, e terre e ancelle; dispone circa l’elezione della badessa e il governo del monastero.

    Date: 722 (metà c. 06–31 08)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 31

    I fratelli Aurinando e Gudifredo, avendo fondato, dietro consiglio e permesso del vescovo Talesperiano di Lucca, la chiesa e il monastero di S. Pietro in Castiglione di Garfagnana, offrono alla medesima alcune terre; in detto monastero professeranno vita religiosa i loro figli.

    Date: 723 01
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 32

    Il prete Reginaldo della chiesa maggiore di Cremona dà in affitto per dieci anni a Garibaldo una pezza di terra detta Campolongo presso Morbasco, a condizione che debba pagare ogni anno dieci staia di frumento e dieci soldi d’argento.

    Date: 723 06 11
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 33

    Specioso vescovo di Firenze dona alla chiesa e canonica di S. Giovanni Battista di Firenze la corte Cintoia con tutte le dipendenze.

    Date: 723 (09) – 724 (metà c. 06)
    Issued At: Firenze

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  • Nr. 34

    Romualdo prete transpadano e la moglie Ratperga, risiedendo col consenso del vescovo Talesperiano di Lucca nella chiesa di S. Quirico di Capannoli, offrono alla medesima quanto avevano acquistato nei territori di Pisa e di Lucca, compreso un ospedale.

    Date: 724 10
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 35

    Il vescovo di Lucca Talesperiano conferma il prete Romualdo, il quale aveva donato al monastero di S. Quirico in Capannoli una casa per ospedale e possessi, nel governo del monastero; egli e la di lui moglie risiederanno quieti in esso monastero, senza alcuna tassazione da parte del pievano di S. Maria di Capannoli.

    Date: 724 (10?)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 36

    Ermedruda figlia di Lorenzo, col consenso del padre, vende a Totone, per dodici soldi nuovi d’oro, il fanciullo Satrelano, di nazionalità gallica.

    Date: 725 06 06
    Issued At: Milano

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  • Nr. 37

    Candiana, vedova di Felice, vende ad Agrestio, per cinque soldi d’oro, la metà di un ariale che possedeva nella città di Treviso avanti la di lui casa; l’altra metà gli era già stata venduta da Eraclio, genero di Candiana.

    Date: 725 (09) – 726 (metà c. 06)
    Issued At: Treviso

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  • Nr. 38

    Filiperto chierico, del fu Filimari fabbo, vende al medico Gaidualdo di Pistoia, per cento soldi d’oro, la metà di una sala colla metà della corte e del prato dove è edificata, la sua parte di un molino sul torrente Brana, nonché la sua parte di una terra “vacua” sulla Gora (nel suburbio di Pistoia)

    Date: 726 09 20 (?)
    Issued At: Pistoia

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  • Nr. 39

    Il chierico Lorenzo e sua moglie Petronia donano i loro averi, tra cui una casa in Treviso, alla chiesa, da essi fondata, di S. Paolo in Lanzago, dove fanno vita religiosa; stabiliscono che dopo la loro morte ogni cosa debba passare al monastero di Nonantola.

    Date: 726 (09) – 727 (metà c. 06)
    Issued At: (Treviso)

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  • Nr. 40

    Radchis abate, che col fratello Ansfredo aveva fondato il monastero di S. Michele di Pugnano e l’avevano dotato delle loro sostanze – Radchis gli donò tutta la sua parte e il fratello la metà – elegge per suo successore Vualprando figlio del duca Vualperto.

    Date: 727 (09) – 728 (metà c. 06)
    Issued At: Pugnano (Pisa)

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  • Nr. 41

    Pertusato (Pertualdo) del fu Alverto vende, per quattro soldi d’oro, all’abate Anselverto del monastero di S. Costanzo (“Cannetum”) una terra in Surzana (presso Dronero)

    Date: 728 03 08
    Issued At: Villar S. Costanzo (Dronero)

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  • Nr. 42

    Trasualdo dona la metà di tutti i suoi beni mobili e immobili alla chiesa di S. Terenzio nel vico “Colonia” da lui fondata.

    Date: 728 (metà c. 06) – 729 (metà .c 06)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 43

    L’arciprete Aldo della chiesa maggiore di Cremona dà in affitto per dieci anni a Lando, figlio del fu Redoaldo, una terra in Rozzano, colle dipendenze e coi servi, a patto che debba migliorarla, curare da buon padre di famiglia i servi e pagare ogni anno otto soldi d’oro.

    Date: 729 06 30
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 44

    Radoaldo del vico Gausingo supplica il vescovo Grazioso di Novara, perché intitoli a lui, nella chiesa di S. Martino, l’altare consacrato a S. Michele, e dona una terra per la luminaria.

    Date: 729 12 03
    Issued At: Novara

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  • Nr. 45

    Candido chierico vende a Larini una terra nel luogo [Oritteto] di circa tre moggi, presso la via pubblica, per il prezzo di quindici soldi d’oro stellati lucchesi.

    Date: 730 01
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 46

    Rodoin del fu Baroncione aveva precedentemente venduto a Dondoni una terra nel luogo “ad stabla Marcucci”, un’altra nel luogo “Tautina”, una terza “ad uscio Belisari” di Oratoio, e la quarta parte di un campo. Ora, a richiesta del compratore, fa stendere la carta di vendita e riceve il prezzo stabilito in quindici soldi d’oro stellati lucchesi e un tremisse.

    Date: 730 02
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 47

    Il diacono Adoaldo figlio del duca di Cremona Redalgiso e di Angilberga, già defunti, dona alla chiesa di S. Maria di Cremona una casa colle dipendenze in Cremona presso la canonica, avuta in dono da Ansprando (re), fratello della madre sua Angilberga.

    Date: 730 03 10
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 48

    Sichimundo arciprete di Lucca e i tre fratelli Teutperto, Ratperto e Godeperto, gasindi del re e figli del fu Gundualdo, deliberano di fondare fuori le mura della città di Lucca, nel luogo Pulia, la chiesa e la diaconia dei Ss. Secondo, Gaudenzio e Colombano per i pellegrini; i tre fratelli offrono, oltre la terra ove sorgerà la diaconia, quanto posseggono, da eredità materna, nella Tuscia; Sichimundo, col consenso del vescovo Talesperiano suo fratello, dona una sua terra del Casale Sindoni, colle decime. Sichimundo ne sarà il rettore, e alla sua morte i tre fratelli o i loro eredi nomineranno la persona che dovrà distribuire l’elemosina.

    Date: 730 05 18
    Issued At: Pavia

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  • Nr. 49

    I fratelli Pinculo e Macciulo vendono a Maurizio canoviere del re una loro terra “de fiuuadia” in Arena (Pisa), per il prezzo di sei soldi d’oro e un tremisse. Qualora in una nuova divisione spettasse ad essi altra terra, se a Maurizio non daranno senza indugio la loro porzione, e se comunque egli sarà danneggiato o non difeso nel suo possesso, gli dovranno come pena dodici soldi d’oro e due tremissi.

    Date: 730 07
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 50

    Vuarnefredo castaldio di Siena fa donazione alla chiesa da lui fondata e al monastero di S. Eugenio, dove è abate Aldone, di numerosi possessi, specialmente in Val di Merse, di animali, di utensili e oggetti vari, compresi gli ornamenti della moglie Optileope. Dispone per la protezione e difesa del monastero, nonché per l’elezione dell’abate.

    Date: 730 12 01
    Issued At: [Siena]

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  • Nr. 51

    I fratelli Baronta e Auderat donano una vigna alla chiesa di S. Maria di Lavaiano; si riservano il diritto di passaggio per un’altra loro vigna prossima a quella.

    Date: 732 08
    Issued At: Lavaiano

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  • Nr. 52

    Gudemone col fratello Crespolo, Munari, Gudoaldo, Osdeleva, Vuilliari, Teodo e Natale vendono varie pezze di terra nel casale Cavallionano alla chiesa di S. Pietro in Varsi.

    Date: 375 01 19
    Issued At: Vianino (Borgo S. Donnino)

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  • Nr. 53

    Giovannace del fu Lorenzo riceve dai fratelli Sigirado e Arichis due soldi d’oro e un tremisse, prezzo del mundio della sorella Scolastica, sposa ad Orso, loro servo.

    Date: 735 30 01
    Issued At: Campione (Como)

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  • Nr. 54

    Gennario dona una terra nel casale Cavallionano alla chiesa di S. Pietro in Varsi, per la messa e per la luminaria.

    Date: (735?)
    Issued At: Varsi (Piacenza)

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  • Nr. 55

    I fratelli Faichisi e Pasquale, figli di madre libera e del fu Beninato aldio del monastero di S. Saturnino di Toscanella, promettono all'abate Mauro di risiedere in una casa del monastero, nel vico Diano, di eseguire i lavori, come già il padre loro, di “uuarcinisca”, falciare i prati e fare una stalla sulla via.

    Date: 736 03
    Issued At: Toscanella

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  • Nr. 56

    Lupo figlio del fu Audoaldo, del castello Uffi (nella Versilia) vende, per venti soldi d’oro, al duca Vualperto (di Lucca), per mezzo del di lui messo Fusio, la casa dove risiede, coi servi e coi possessi.

    Date: 736 03
    Issued At: Luni

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  • Nr. 57

    Pertulo detto Baruccio promette a Tasulo centenario di risiedere in casa di lui, nel fondo Agello (Chiusi), e di pagare le angarie, consistenti in opere manuali, in un canone di parte dei prodotti e in regali.

    Date: 735 (metà c. 06) –736 (metà c. 05)
    Issued At: [Chiusi?]

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  • Nr. 58

    Anualdo dona al prete Anecardo suo fratello la quarta parte, che gli toccò dai fratelli, di tutti i suoi averi, coi servi. Riceve, in launechildo, oro e panni per il valore di venti soldi.

    Date: 736 05 (metà c.)
    Issued At: Sovana

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  • Nr. 59

    I coniugi Ansoaldo e Teotconda donano alla chiesa di S. Pietro in Varsi, per la messa e per la luminaria, una terra arabile in Varsi, presso il lago.

    Date: 736 12 16
    Issued At: Varsi

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  • Nr. 60

    Munari figlio del fu Gemmolo vende, per quattro tremissi d’oro un campo nel casale Cavallionano alla chiesa di S. Pietro in Varsi; e alla medesima vendono un altro campo, nello stesso luogo e per lo stesso prezzo, il predetto Munari e i suoi fratelli Mauro e Crispolo.

    Date: 737 03 17
    Issued At: Vianino (Borgo S. Donnino)

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  • Nr. 61

    Vualprando vescovo di Lucca, col consenso del clero, conferina al chierico Filiperto, per i servizi che il di lui padre Barucio aveva prestati alla chiesa di S. Martino e al vescovo, i beni che il padre aveva comunque ottenuti dalla chiesa, e tra questi una vigna e casa in “Septuria”, una vigna in Segromigno, una terra in Merao, altra in Fabroro.

    Date: 737 03
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 62

    Filimari dona ai suoi figli adottivi Sichiperto, Causule e Sichifrido, figli del fu Rotari, quanto possiede in Cerqueto (Casabasciana, Lucca)

    Date: 737 04
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 63

    Manigunda, di legge longobarda, fonda il monastero di S. Maria di Cairate, nel contado di Seprio, facendogli donazione di quanto possiede nel regno Italico. Stabilisce che sia sotto la giurisdizione del vescovo di Pavia, al quale ogni anno, a Natale, dovrà pagare un censo. Se il vescovo di Pavia pretenderà una maggiore imposta, il diritto di “commendatio" e di “cinsecratio” passerà alla chiesa di Milano; e se questa pure vorrà esigere di più, la badessa potrà rivolgersi a qualsiasi altro vescovo.

    Date: 737 07
    Issued At: Cairate (Gallarate)

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  • Nr. 64

    Benenato e Godesteo figli del fu Godilano vendono alla chiesa di S. Pietro in Varsi, per cinque tremissi d’oro e la quarta parte di un sesto tremisse, una terra nel casale Varsi, tra il lago e la via pubblica, e tre pezze di campo.

    Date: 737 12 19
    Issued At: Vianino (Borgo San Donnino)

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  • Nr. 65

    Auriperto chierico figlio del fu Auti vende al prete Giordanni, per venticinque soldi d’oro, la sua casa con orto e pozzo in Lucca, presso S. Giorgio, e una terra in Flesso (Lucca).

    Date: 738 02
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 66

    Pertulo col figlio Tusculo vende ai fratelli Barbaro e Sad e a Baso figlio di Barbaro una terra nel fondo Cellule, per il prezzo di due soldi d’oro e due tremissi.

    Date: 738 03
    Issued At: „Massa Mustiba“ (Chiusi)

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  • Nr. 67

    La monaca Anstrualda, col consenso del figlio Gumprando, dona alla chiesa di S. Giorgio in Nottuno (S. Giorgio di Montecalvoli), da essa fondata dopo la morte del marito Barutta, la casa Marichis colle dipendenze, che ebbe dal marito in morgengab.

    Date: 738 10
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 68

    Petto figlio del fu Alti, del vico Vignale, vende al prete Aloin, per otto soldi d’oro, una terra in Limite.

    Date: 739 01
    Issued At: Chiesa di S. Pietro (terr. di Lucca)

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  • Nr. 69

    Giusto orefice, da porta S. Gervasio (Lucca), vende a Orsa badessa della chiesa di S. Maria (Lucca), per sei soldi d’oro stellati lucchesi, una vigna in Casese.

    Date: 739 04 20
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 70

    Orso (di Lucca) ricorda ai suoi nipoti il morgengab loro lasciato dalla madre.

    Date: (739 04 ?)
    Issued At: (Lucca)

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  • Nr. 71

    Rodperto maestro Comacino vende a Oportuno una casa con vigna e quanto possiede nel vico Diano, in territorio di Toscanella, per trenta soldi d’oro.

    Date: 739 12
    Issued At: Toscanella

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  • Nr. 72

    I fratelli Agelmo e Dazo promettono, anche per il fratello Pietro, di dare facoltà al cugino Stavelis di trattare la causa che avevano col cugino Borgolino e di esigere la parte loro spettante. Cedono a lui una metà della loro parte, e dell’ altra parte egli pagherà il prezzo che verrà fissato da quattro persone.

    Date: 740 02 20
    Issued At: „Sibiano“ (Bergamo?)

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  • Nr. 73

    L’archiprete Sichimundo dona alla chiesa di S. Pietro, dove aveva servito nell’ infanzia, i suoi averi, segnatamente la sua parte della casa, presso Silice, dove risiede, colle pertinenze, una terra “vacua” presso la città colle pertinenze e quanto gli pervenne dalla moglie Auria.

    Date: 740 02
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 74

    Baruncio del fu Atriano di Campori (Castelnuovo di Garfagnana) vende al chierico Gundualdo, per due soldi d’oro, una vigna in Trassilico e una terra “vacua”, che gli pervennero dal cugino Aurulo.

    Date: 740 04
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 75

    Ansprando prete ed economo della canonica di Cremona dà in affitto per dieci anni ad Ambrogio del fu Lopo una casa in Cremona, presso la porta Orientale; pagherà ogni anno dodici soldi d’argento.

    Date: 740 04 30
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 76

    Ermilinda monaca, del fu Godiperto, vende a Rodperto, del fu Rodpaldo, per tredici soldi d’oro, una terra in Saliceta, che ebbe in dono dal fratello Gumperto.

    Date: 739 (09) – 740 (c. metà 05)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 77

    Filicauso prete dona alla chiesa di S. Quirico una terra presso la medesima e presso il fiume Arme nel luogo Pontoni, acquistata pochi giorni prima, e dove aveva edificato una cella, nella quale abita. Si riserva il possesso vita durante e il diritto di collocare nella cella altra persona che, dopo la sua morte, faccia vita religiose. La monaca Tanuara, che è con lui, potrà vivere, anche dopo la di lui morte, nella stessa cella, senza alcuna tassazione da parte della chiesa.

    Date: 740 12
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 78

    Teuperto figlio del fu Mauro di Brisconno dona alla basilica di S. Ambrogio di Milano la casa in cui abita, in Brisconno, colle dipendenze, a condizione che egli possa vivere e sia nutrito nella cella di detta basilica.

    Date: 712 05 08
    Issued At: Milano

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  • Nr. 79

    Auda vedova di Venerio vende alla chiesa di S. Pietro di Varsi, per quattro tremissi e mezzo d’oro, una terra in Varsi presso il lago.

    Date: 742 09 06
    Issued At: Varsi

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  • Nr. 80

    Mauro traspandano, abitante in Pistoia, vende al negoziante Crispinulo (Crispino) la sua parte (la quarta) di un prato e di una vigna in Pescia, che gli pervenne in dono da Sturnulo, nonché un servo di nome Dulculo, per trentacinque soldi d’oro.

    Date: 742 10
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 81

    Si giudica in pubblico placito che Lucio, il quale dichiarava di essere stato manomesso “circa altario” dai parenti di Toto di Campione (Como), come da carta da lui presentata del tempo del re Cuniberto, non sia libero, ma aldio, essendo la carta anteriore alla legge di Liutprando relativa a tale forma di manomissione, e che debba prestare a Toto le opere manuali che prestava da trenta anni.

    Date: (721–744?)

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  • Nr. 82

    Rotperto di Agrate dona alla chiesa di S. Stefano di Vimercate (Monza) una vigna in Bonate; lascia la metà dell’usufrutto di quanto possiede nel territorio di Pombia alle sorelle Gallani e Rodelenda e alle figlie Anselda e Galla; la casa colla corte che comperò da Ambrogio del fu Trotti, in Agrate, e le altre sue sostanze per un senodochio, e la decima dei redditi di molti suoi beni in elemosina per i poveri e per i pellegrini; alla figlia Gradane, se resterà nubile, le case tributarie in Trezzo e la casa in Clapiate, diversamente essa avrà in “die votorum” trecento soldi d’oro oppure la casa tributaria in Roncello; dispone circa i servi; ordina che gli oggetti d’argento siano distribuiti ai poveri &c.; alla moglie Rotruda lascia l’usufrutto dei possessi in Cortiniano e Buriate.

    Date: 745 04
    Issued At: Agrate (Monza)

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  • Nr. 83

    Le sorelle Autconda e Natalia fondano in Verona il monastero di S. Maria, detto poi in Solaro, e fanno donazione al medesimo di tutti i loro possessi. Regolano l’elezione della badessa e lo pongono sotto la defensio dell’abate di S. Maria in Organo.

    Date: 745 05 10
    Issued At: Verona

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  • Nr. 84

    Emitanco figlio di Emmo e la moglie Teuflada del fu Muccione vendono al prete Tanualdo di S. Regolo in Gualdo, per trenta soldi d’oro, la metà di una casa in Paterno e altre due case con terreni.

    Date: 744 (09)–745 (08)
    Issued At: Monastero di S. Donato „in Fasqua“ (Volterra)

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  • Nr. 85

    Auselmo promette al vescovo di Lucca Vualprando di risiedere nella di lui casa in Guamo, dove nacque e abitò suo padre, alle stesse condizioni fatte al padre, di ben lavorare e governare la casa e le pertinenze e di pagare le angarie, sotto pena di sessanta soldi d’oro.

    Date: 746 09 01
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 86

    Il prete Luceri, che dal vescovo di Lucca Vualprando, col consenso di Ratperto e di Barbula centenari e di tutta la pieve congregata, era stato ordinato e confermato nella chiesa di S. Pietro di Mosciano, promette di ben servire, lavorare e governare la chiesa e le sue pertinenze, senza frode, sotto pena di cento soldi d’oro lucchesi.

    Date: 746 10
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 87

    Causulo del fu Radualdo vende a Tanualdo prete di S. Regolo in Gualdo, per diciotto soldi d’oro, tre parti dei possessi, spettanti a lui e a due suoi fratelli, in Teupascio (la quarta parte è tenuta dai figli del fu Radiperto).

    Date: 746 12 16
    Issued At: Massa Marittima.

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  • Nr. 88

    Albulo del fu Toudione abitante in Civiliano vende a Crespino una chiusa nel luogo “Viliano” (Civiliano), con casa, vigna e alberi, per quindici soldi d’oro lucchesi.

    Date: 746 12
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 89

    Teutperto del fu Auti di Placule vende al prete Anucardo, per quindici soldi d’oro, la metà della chiesa colle dipendenze di S. Pietro in Castiglione (di Garfagnana), che egli aveva acquistata da Donni del fu Guduino (la parte che Donni aveva ottenuta dal defunto fratello Aurinando).

    Date: 747 03
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 90

    Achiperto del fu Sicualdo dona alla chiesa di S. Giorgio in Lucca, retta dal prete Giordanni, una casa in Migliano colle dipendenze, la parte sua del sundro che ha in comune con Causari nello stesso luogo, una terra in Ciciana, la sua parte di sala presso Cecina, quanto gli pervenne dai fratelli &c.; si riserva il possesso, con libertà di donazione e di vendita; se avrà figli, questi erediteranno ogni cosa; alla moglie, se gli sopravviverà, lascia l’usufrutto.

    Date: 747 04 24
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 91

    Aurimo del fu Marichis dà a Pietro una sua terra a S. Paolo (in Gorgo) nel luogo detto in Campora, e riceve in cambio una casa in Pulia (Lucca).

    Date: 747 07
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 92

    Alolfo del fu Aliperto vende a Rodfredo una terra nel fondo Matiano (in territorio di Chiusi), per il prezzo di due soldi d’oro e un tremisse.

    Date: 746 (09)–747 (08)
    Issued At: Chiusi

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  • Nr. 93

    Liutperto, detto Centolo, arcidiacono di Pisa fa tradizione della metà di tutte le sue sostanze al cugino Rigiperto, detto Maccio diacono. Insieme offrono le stesse cose alla chiesa di Pisa, con diritto di disporne liberamente finchè vivranno. Alla loro morte i loro coloni saranno liberi, ma passeranno sotto la defensio della chiesa, e le figlie di questi, andando a marito, saranno sotto il mundio della medesima.

    Date: 748 (02 17 o. 03 13)
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 94

    Gallo diacono offre alla chiesa di S. Regolo in Gualdo una sua casa in Germaniano, riservandosene l’usufrutto; e determina il tributo che dovranno pagare alla medesima, dopo la sua morte, i massari Cioddolo e Teudericulo che in essa risiedono.

    Date: 748 03
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 95

    Alessandro di Sporticiana dà in pegno ad Arichis di Campione, che gli aveva prestato un soldo d’oro per un anno, un prato nel luogo Farsiolas.

    Date: 748 04 (09 o. 10)
    Issued At: Trevano (Como)

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  • Nr. 96

    Ratperto del fu Guilichiso fonda in Pistoia il monastero dei Ss. Pietro, Paolo e Anastasio, con senodochio, e dona ad esso la metà dei suoi averi, riservandosene l’amministrazione e l’usufrutto. La madre Muntia, la moglie Perterada, la sorella Ratperta e la figlia Astruelda, se vorranno restare nel monastero, potranno coll’abate rettore prender parte al governo, accogliervi i poveri e i pellegrini e fare elemosina. Dispone nel caso in cui abbia eredi maschi, e conferma che il monastero sia indipendente da qualsiasi chiesa.

    Date: 748 09 08
    Issued At: Pistoia

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  • Nr. 97

    Donato vende a Gunduino e a Faolfo la sua parte di una casa con orto e corte, nonché di una vigna, nel casale Agello d’Orcia, già posseduta da Audimari e Audino, per il prezzo di tre soldi d’oro.

    Date: 750 04
    Issued At: Chiusi

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  • Nr. 98

    Racolo del fu Tachiperto del vico Bruci, che aveva antecedentemente offerto tutti i suoi beni alla chiesa di S. Maria di Cascina (Pisa), emette la carta di tale donazione.

    Date: 750 06 26
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 99

    Il prete Tanualdo promette al vescovo Vualprando di Lucca di risiedere nella chiesa di S. Regolo in Gualdo, di bene reggerla e governarla, sotto pena di duecento soldi d’oro lucchesi.

    Date: 749 (09)–750 (06)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 100

    Il prete Petronace, detto Flaviperto, dona alla chiesa di S. Agata nella diocesi di Lucca (Tempagnano di Lunata), da lui fondata, il luogo dove sorge, colla corte, coll’orto, col monastero, con tutte le dipendenze e i diritti. Elegge il fratello, Auriperto prete, a suo erede e successore nella chiesa e nel monastero; vieta che vi si possano accogliere femmine.

    Date: 750 11
    Issued At: Chiesa di S. Agata in Tempagnano (Lucca)

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  • Nr. 101

    Orso chierico di Ravenna dona al monastero di Nonantola quanto gli appartiene per legge nel contado di Modena, a Ravenna e territorio, nonché nei territori di Classe, Faenza, Imola e Bologna. Promette di vivere nello stesso cenobio sotto la regola di san Benedetto.

    Date: 752 02 10
    Issued At: (Ravenna?)

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  • Nr. 102

    Vuillerado chierico del fu Iffulo vende a Crispino un prato in “Commonalia", altro prato in Lammari ed una terra lavorativa per venti soldi d’oro.

    Date: 752 03
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 103

    Altiperga monaca del fu Radone dona a S. Salvatore di Valdottavo la casa in cui risiede con tutte le dipendenze, riservandosene l’usofrutto.

    Date: 752 05 01
    Issued At: Valdottavo (Lucca)

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  • Nr. 104

    Arnifredo detto Arnucciolo del fu Auduino, abitante nel vico Luia, promette a Fusciano, del vico Tino, di risidere per tutta la vita in casa defunto suo suocero Mastalone; qualora passasse ad abitare e a lavorare nel territorio di Chiusi, dove nacque, o a Castro o in altra città, o uscisse dalla “iudiciaria” di Sovana, pagherà la pena di cinquanta soldi d’oro.

    Date: 752 06
    Issued At: Sovana

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  • Nr. 105

    Perprando figlio del defunto duca Vualperto vende al vescovo di Lucca Vualprando la sua parte di sala sundriale con terra e vigna e pertinenze e casa massaricia e servi in Tocciano (Sovana, Grosseto) per trecento soldi d’oro.

    Date: 752 06
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 106

    Vuillerado chierico del fu Iffo vende a Crisinulo (Crispino), per tre soldi d’oro, due pezze di terra (l’intera parte sua e del fratello), una in Grippo e l’altra nella regione Moriano.

    Date: 752 09
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 107

    Ariprando di Cremona e la moglie Vualderada, donano al monastero di Nonantola i loro numerosi possessi nel Cremonese.

    Date: 753 03 03
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 108

    Pertifunso, che era debitore verso il vescovo Vualprando di Lucca di una somma per una casa che da lui aveva acquistata, invece del prezzo gli cede una “torre” (ciborio?) d’oro, e una casa colle pertinenze e cogli uomini che vi risiedono, nonché la sua parte dei possessi in Tocciano e Lusciano (Sovanna, Grosseto).

    Date: 753 03 25
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 109

    Ambrogio del fu Marione del vico Carocia emette ora in favore di Domoaldo, della chiesa di S. Pietro di Varsi, che egli aveva manomesso col proprio fratello Autari, la carta absolutionis o di manomissione, e lo assolve da ogni vincolo di servitù.

    Date: 753 09 05
    Issued At: Isola del Ceno (presso Varsi)

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  • Nr. 110

    Sergio arcivescovo di Ravenna assoggetta il monastero di Nonantola alla sede metropolitana di Ravenna, sottraendolo dalla giurisdizione degli altri vescovi; stabilisce che l’abate sia scelto dai monaci nella loro congregazione, e fa divieto al vescovo di Modena e ai suoi attori di esercitare alcuna autorità nel monastero e dipendenze e negli oratori fondati in Gaio Lamese, cioè di S. Martino e […]

    Date: 753 10 13
    Issued At: (Ravenna)

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  • Nr. 111

    Gairiperto vende al prete Tanualdo di S. Regolo in Gualdo, per il prezzo di trenta soldi d’oro, la sua parte di beni, e quella dei defunti fratelli Davide e Galluci diaconi, in Pancole; eccettua la parte che ereditò dai fratelli Ildiperto e Vitaliano.

    Date: 754 04
    Issued At: Massa Robiani (terr. Di Populonia?)

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  • Nr. 112B

    In placito tenuto a Cremona, alla presenza di Agilulfo gastaldo, di Agiberto locoposito ed altri, viene concessa la libertà a Vulpone della corte Gussola (Casalmaggiore), colla moglie Matilda, coi figli, colle figlie ed agnazione, per il lungo e fedele servizio prestato alla chiesa di Cremona.

    Date: 754 05 20
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 112C

    In placito tenuto a Cremona, alla presenza di Agilulfo gastaldo, di Agiberto locoposito ed altri, viene concessa la libertà a Vulpone della corte Gussola (Casalmaggiore), colla moglie Matilda, coi figli, colle figlie ed agnazione, per il lungo e fedele servizio prestato alla chiesa di Cremona.

    Date: 754 05 20
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 113

    Permuta tra la corte regia e la chiesa di S. Martino di Lucca. Il vescovo di Lucca Vualprando cede alla corte regia, rappresentata dal duca Alperto, per mandato del re Astolfo, quanto il pittore Auriperto coi fratelli aveva, di pertinenza della chiesa, entro e fuori Lucca: una casa in città, una casa a Lopeglia e a Pompiano, terre varie; e riceve in cambio una casa presso le mura della città, case in Torre, il campo Fontanella &c. Si scambiano anche gli uomini; nominano propri estimatori. Dell’atto furono stesi due esemplari. Dovendosi poi confermare la permuta “per preceptum” del re, si cerca invano l’esemplare che la parte regia aveva rilasciato alla chiesa di S. Martino. Il vescovo di Lucca Peredeo (successo a Vualprando) comunica la notizia della perdita del documento al re, e ottiene da lui di far rilevare una copia, per mezzo del notaio che aveva scritto il primo esemplare, secondo l’esemplare emesso dalla chiesa alla corte regia. La copia, è del settembre 755.

    Date: 754 07 (2–3?)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 114

    Il vescovo Vualprando di Lucca, prima di partire per la guerra, dispone con testamento di tutte le sue sostanze. Lascia alla chiesa di S. Martino due parti, a condizione che una di queste debba servire per il senodochio construtto dal vescovo Talesperiano fuori le mura della città; una terza parte avrà la chiesa di S. Frediano; una quarta parte toccherà alla chiesa di S. Reparata; vuole che i suoi servi e le sue ancelle siano resi liberi; lascia ai fratelli Perprando e Pertifunso quanto possiede in Corsica. L’atto non avrà alcun valore qualore egli ritorni sano dalla guerra.

    Date: 754 07 (2–3?)
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 115

    Austriperto dona la terza parte dei suoi averi, eccettuata la casa in Vico, per la fondazione e dotazione della chiesa di S. Cassiano (di Moriano o a Vico?), lasciandone l’usufrotto a Cleonia.

    Date: 754 07 (2–3?)
    Issued At: [S. Cassiano (di Moriano o a Vico?, Lucca)]

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  • Nr. 116B

    Vualfredo del fu Ratcauso di Pisa fonda il monastero di S. Pietro di Monteverdi (Massa Marittima), nel luogo detto Palazzuolo, che pone sotto la regola di san Benedetto. Offre se stesso, i suoi figli Rachis, Gunfredo, Taiso e Benedetto, i quali non dovranno in nessun modo essere espulsi; e lo arricchisce di molti possessi situati nei territori di Pisa, di Lucca e in Corsica. Regola l’elezione dell’abate e sottrae il monastero da ogni giurisdizione ecclesiastica: solo in caso di controversia circa l’ordinazione dell’abate o per qualche grave causa vi interverranno i vescovi di Pisa e di Populonia e gli abati di S. Salvatore di Ponziano e di S. Ferdiano di Lucca.

    Date: 754 07 (4–31)
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 116C

    Vualfredo del fu Ratcauso di Pisa fonda il monastero di S. Pietro di Monteverdi (Massa Marittima), nel luogo detto Palazzuolo, che pone sotto la regola di san Benedetto. Offre se stesso, i suoi figli Rachis, Gunfredo, Taiso e Benedetto, i quali non dovranno in nessun modo essere espulsi; e lo arricchisce di molti possessi situati nei territori di Pisa, di Lucca e in Corsica. Regola l’elezione dell’abate e sottrae il monastero da ogni giurisdizione ecclesiastica: solo in caso di controversia circa l’ordinazione dell’abate o per qualche grave causa vi interverranno i vescovi di Pisa e di Populonia e gli abati di S. Salvatore di Ponziano e di S. Ferdiano di Lucca.

    Date: 754 07 (4–31)
    Issued At: Pisa

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  • Nr. 117

    Gaiprando, prima di partire per la guerra, dona alla chiesa di S. Frediano di Griciano una casa colle dipendenze in Griciano, riservandosene il possesso.

    Date: 755 08
    Issued At: Griciano (terr. di Lucca)

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  • Nr. 118

    Rotcaido del fu Cheido dona tre pezze di terra alla chiesa di S. Frediano di Griciano, riservandosene l’usofrutto.

    Date: 755 08
    Issued At: Griciano (terr. Di Lucca)

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  • Nr. 119

    Teodenando vende, per tremissi…, una vigna a Iobiune; al quale vendono pure una vigna (contigua a quella), per due tremissi e mezzo, i suoi nipoti Teodoro e Vidale, fratelli.

    Date: 754 (09)–755 (08)
    Issued At: […] terr. d‘Asti

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  • Nr. 120

    Cleonia, che aveva fondato, secondo il volere di Ostriperto, suo domnus, la chiesa di S. Cassiano (di Moriano o a Vico?), dona alla medesima, acciò venga ivi ordinato un sacerdote, la metà dell’usufrutto della terza parte che Ostriperto le aveva lasciato; inoltre la terza parte di quanto ebbe in morgengab, affinchè il sacerdote possa vivere senza indigenza, provveda alla luminaria e celebri messe.

    Date: 755 09
    Issued At: S. Cassiano (di Moriano o a Vico?), Lucca

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  • Nr. 121

    Essendo andato perduto della permuta del 754 luglio, tra la parte regia, rappresentata dal duca Alperto di Lucca, e la chiesa di S. Martino di Lucca, rappresentata dal vescova Vualprando, l’esemplare rismasto presso il vescovo, il successore di questo, Peredeo, dietro demandatio del re Astolfo, fa rilevare dal notaio che l’aveva scritto un’altra copia, in base all’esemplare posseduto dalla parta regia.

    Date: 755 09
    Issued At: Lucca

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  • Nr. 122

    Dragoaldo prete e vidamo e Vedoaldo diacono e vicedomino del capitolo di Cremona danno in enfiteusi per dieci anni ai fratelli Grazioso e Bellabocca del fu Rozone sessanta pertiche di terra nel luogo detto S. Abramo; questi dovranno pagare ogni anno trenta soldi di buona moneta e dare un buon pranzo ai canonici nella festa di san Michele.

    Date: 756 07 08
    Issued At: Cremona

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  • Nr. 123

    Vualderada vedova di Arochis, col consenso del figlio Agelmundo, dona alla chiesa di S. Zeno di Campione un oliveto, la parte che per legge le spetta dalla sorella e dalle nepoti.

    Date: 756 10 25
    Issued At: Campione (Como)

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  • Nr. 124

    Il vescovo Andrea di Pisa dona ad Attone, per il suo ossequio e per il suo fedele servizio, la chiesa di S. Mamiliano in Collina, col monastero e colle dipendenze, che egli ebbe dal prete Rotperto. Quanto possiedono le monache Ratperga e Romias nipoti di Rotperto, che ivi abitano, passerà alla loro morte alla predetta chiesa e ad Attone. Alla morte di Attone, o di chi egli avrà ivi ordinato, ogni cosa ritornerà in possesso della chiesa di S. Maria o del vescovo di Pisa.

    Date: 757 02
    Issued At: Pisa

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